Dal 26 di maggio riapre la celebre casa museo di Giacomo Balla, grazie agli esperti curatori del Maxxi di Roma: si aprono le porte della famosa residenza romana dell’artista torinese, nell’epoca della piena maturità.
Il progetto è gestito in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, in sinergia con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mic e grazie ai fondi della Banca d’Italia.

Un progetto davvero ambizioso che ha visto un lungo restauro dei locali nei minimi particolari.

La casa museo è stata per molti vintage bag anni inaccessibile al pubblico, anche a causa di ragioni logistiche e legali di successione con gli eredi; Roma e la collettività si è privata di un bacino prezioso di storia, arte e cultura e, finalmente oggi, dopo un anno e mezzo di chiusura Covid, è ancora possibile entrare in un luogo magico che ricorda il periodo romano della celebre avanguardia Futurista.

Giorgio Tura Illuminated Bar Cabinet in Parchment

Un appartamento che parla in libertà

Ci troviamo nel Quartiere Prati, al civico 39B di Via Oslavia, nell’appartamento in cui vissero Giacomo Balla e la moglie Elisa dal 1929 al 1958, anno della scomparsa dell’artista; negli anni successivi, fu abitato dalle figlie Elica e Luce.
I locali saranno aperti fino a novembre, disponibili per visite guidate di piccoli gruppi; il progetto è di lasciare trascorrere questo periodo di apertura graduale e di raggiungere l’apertura permanente a pianta stabile verso il 2022.
La casa museo di Giacomo Balla sarà sostenuta dalla mostra “Casaballa. Dalla casa all’universo e ritorno”, un vernissage che colleziona disegni, progetti e bozzetti, arredamenti e accessori accostati alle creazioni di importanti designer come Carlo Benvenuto e Emiliano Maggi.

La mente di tutta la corrente Futurista

Giacomo Balla è considerato il fautore del Manifesto Futurista assieme a Filippo Marinetti che lo istituisce nel 1909: entrambi gli artisti saranno le menti, i parolieri e i calderoni scoppiettanti di idee e ispirazioni per tutta la corrente artistica del Novecento.

Balla, durante la sua carriera e la sua produzione così ricca e assortita, si cimenterà in tutte le discipline e le arti come la pittura, la scultura, la poesia e la letteratura.
Un artista talmente poliedrico che sarà anche l’artefice e lo sceneggiatore del Bal Tic Tac, il cabaret frequentato dai più grandi artisti futuristi.

La musa ispiratrice è la luce, ma anche la velocità

Non a caso, l’artista chiamerà Elica e Luce le sue figlie, in omaggio al culto per la velocità come fonte di dinamismo e vitalità, e alla luminosità come sorgente di innovazione e di contemporaneità: due spinte verso il futuro che abbattono il vecchiume e i baroni dell’arte tradizionale che tendono a rimuginare sempre il passato.

Questa poetica si traduce nell’uso di forme vorticose, di ellissi e di linee che spingono verso la contaminazione, in cui il colore è lo strumento pittorico per eccellenza.

Tutto questo si respira a pieni polmoni all’interno della residenza romana di Giacomo Balla, una sorta di laboratorio sempre work in progress e in espansione in cui le pareti trasudano vitalità e anche il contenitore delle posate è qualcosa di estroverso e di interessante.

La casa romana museo di Giacomo Balla è un luogo in itinere che non si ferma mai, dai pavimenti alle pareti, dalle piastrelle a quadri monocromo, fino alle tele appese che sembrano appena state ultimate dal pennello del celebre artista.

L’occasione per conoscere una corrente artistica in tutta la sua unicità

La corrente Futurista, prima di essere stata interpretata come baluardo del regime, aveva aperto la strada per le avanguardie italiane più innovative: lo spirito degli artisti Futuristi era metallo vivo, entusiasmo e voglia di innovazione, supportati dalla macchina e dall’avvento della tecnologia.

Il Futurismo è considerato una delle correnti artistiche più interessanti e coinvolgenti del nostro Bel Paese e per questo è bene scoprirlo nella sua unicità e con quello sguardo nuovo e pieno di curiosità che merita.
Visitare la casa museo di Giacomo Balla è l’occasione per intraprendere un viaggio ricco ed emozionante, fra colori accesi e vitaminici, parole in libertà e una passione che va veloce, proprio come la luce e l’automobile.

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